L’uscita culturale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vicenza, svoltasi ad ottobre, aveva lo scopo di far conoscere le attività quotidiane dei frati domenicani, nella chiesa di Santa Corona a Vicenza, durante il Medioevo.
Passando per la chiesa, ricco scrigno di meraviglie artistiche (Battesimo di Cristo del Bellini, solo per citarne uno), siamo giunti all’interno del chiostro minore (distrutto e mai ricostruito da un bombardamento nel 1944). Al piano superiore si trovavano le celle dei monaci, mentre sotto si trova, ancora oggi, la stanza del Capitolo, dove i monaci iniziavano la loro giornata di preghiera, verso le 4 del mattino.
Proprio mentre ci trovavamo in questa stanza e la guida ci raccontava le attivitá dei monaci, è entrata improvvisamente la Gisolfa, un’attrice che, interpretando una contadina del 1300, ci ha condotti indietro nel tempo, all’interno del convento e della cittá in epoca medievale.
La guida ha distribuito, poi, 4 cofanetti contenenti erbe dalle varie proprietà curative e abbiamo provato a riconoscerle al tatto e all’olfatto:
Rosmarino: pianta mediterranea, tonico anche per i capelli e per l’asma ed anche per qualche disturbo dello stomaco.
Salvia: digestivo, antinfiammatoria del cavo orale, calmante della tosse
Malva: di origine nord africana; antinfiammatoria, lenitiva, calmante.
Alloro: antinfiammatorio polmonare
È stato un modo nuovo di accostarsi ai chiostri dove i monaci, oltre a dedicarsi alla preghiera e allo studio, coltivavano le piante officinali, dalle quali ottenevano le cure e i rimedi per sé e per la cittadinanza.
L’esperienza sensoriale e la performance teatrale hanno reso la giornata coinvolgente e allegra, un modo diverso per avvicinarsi alla cultura e alla storia.
Consigliere Sezione Territoriale dell’Unione iIaliana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Vicenza
Dott.ssa Marcella Dall’Olio