USCITA IN TANDEM – 10 APRILE RESOCONTO

Pedalando in tandem allegramente lungo il fiume Sile da Treviso a Quarto d’Altino

Domenica 10 aprile 2016, un gruppo di non vedenti in tandem con i loro accompagnatori ha partecipato con grande soddisfazione alla ciclomanifestazione organizzata dal coordinamento regionale FIAB: “Pedala e gusta lungo il Sile”.

Già da alcuni giorni prima era palpabile l’attesa e l’apprensione per la gita, con scambi di informazioni sulle previsioni meteorologiche, preghiere
per il sole e aggiornamenti sulla logistica. Così è stato meraviglioso constatare, nell’azzurro cielo mattutino che il sole avrebbe realmente accompagnato i gitanti.
I partecipanti, da Mestre, hanno raggiunto in treno Treviso, mentre i tandem vi sono stati trasferiti con un furgone.
Predisposti gli equipaggi, sono finalmente partiti verso la via delle alzaie, la dove una volta i barcaroli con lunghe corde trascinavano i burci (barconi per il trasporto delle merci) per risalire il fiume da Venezia a Treviso controcorrente.
Raggiunto il tunnel della ferrovia si sono accodati al gruppo regionale FIAB formando un serpentone variegato di 250 ciclisti.

I conducenti dei tandem (familiari, volontari Fiab e Univoc) hanno arricchito l’esperienza raccontando ai non vedenti ciò che vedevano lungo il percorso, facendo così “ammirare” il paesaggio anche a chi non poteva vederlo con i propri occhi: anzi, per qualche guida l’impegno di “spiegare il paesaggio” ha dato lo stimolo ad osservare con più attenzione, cogliendone forme, colori e particolari.
I non vedenti lungo tutto il percorso hanno potuto apprezzare il silenzio del fiume quando non era disturbato dal ronzio costante delle ruote sui tratti in sterrato e sulle grate metalliche dei ponti.
Anche gli ipovedenti, con il loro piccolo residuo di vista, sono riusciti in una giornata così luminosa a cogliere i riflessi del sole sull’acqua del fiume, e il giallo intenso della fioritura di un campo di colza.
Gli odori della terra e il profumo dei fiori come i glicini e la stessa colza, hanno colpito l’olfatto di chi è  abituato a percepire ciò che lo circonda ricorrendo ai sensi residui.

La prima parte del percorso da Treviso a Casier, era molto caotica ed animata per gli incontri continui con ciclisti, podisti, passeggiatori, pescatori e bambini.
Anche la natura si manifestava nella presenza di uccelli di varie specie, di cigni ed anatre alle prese con i giovani anatroccoli che nuotavano nelle acque limpide e riflettenti del fiume; come nelle allegre cinguettanti strofe di uccellini invisibili.
Seguendo le anse del Sile, passando dal Lago Verde, il gruppo ha fatto sosta a Casier, dove era allestito nella piazza pedonale un gradevole mercatino di artigianato.
Ripartito con destinazione Casale sul Sile ha inaugurato di fatto la parte più  nuova del percorso, che si può dire essere realmente circondata dall’acqua, e da una vegetazione fiorita e lussureggiante. Lungo questo tratto il fiume ospitava una gondola semiaffondata e lo scheletro di quello che in passato era un burcio.

Poco prima di raggiungere Casale (in località Rivalta) si interrompe la pista lungo il fiume, quindi per stradine di campagna e brevi tratti di piste ciclabili ha finalmente raggiunto la piazza di Casale sul Sile, dove la proloco aveva organizzato un aperitivo per tutti, e dove il sindaco, dopo il suo discorso all’intero gruppo, si è intrattenuto con gli equipaggi dei non vedenti.

Debitamente dissetati i ciclisti hanno ripreso la grande corsa verso il pranzo, vicino a Quarto d’Altino, illusi dall’idea che il tratto fosse breve, quando invece le molte anse del fiume, pur ravvivando il percorso, lo allungano notevolmente. Questo è stato il tratto più impegnativo per tutti, per la fatica come per le logoranti vibrazioni della sella, ma anche per le molte forature alle bici, (fortunatamente non dei tandem).
Tra i partecipanti, qualcuno preso forse dalla disperazione si è scatenato in uno sprint finale di incomprensibile energia nonostante l’assenza del cambio del suo tandem; altri hanno optato per brevi pause; altri ancora per un’andatura lenta ma costante.
Alla fine tutti hanno raggiunto il casale della sosta pranzo, dove in una sistemazione riparata dal sole in stile sagra, si è potuto gustare una buona pastasciutta.

Da qui il gruppo dei partecipanti in tandem ha raggiunto la stazione di Quarto d’altino per il rientro.

Concludendo, è stata per tutti una gradevolissima giornata ma è stata un’esperienza ancor più entusiasmante per quei non vedenti che hanno pedalato in tandem per la prima volta.

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