Soggiorno Termale 2011 – Relazione finale

L’U.I.C.I. Consiglio Regionale Veneto, anche quest’anno ha organizzato l’ormai consueto soggiorno estivo a Levico.
La scelta della stessa località da ormai diversi anni, scaturisce direttamente dalla volontà dei partecipanti al soggiorno che ogni estate esprimono il desiderio di tornare ancora a Levico Terme.
Il gruppo è molto eterogeneo, (infatti, il divario di età era compreso fra i due e i novant’anni) e perciò questa scelta è confacente alle loro potenzialità in quanto la località offre svariate possibilità di vita all’aperto e di attività ludiche. Il grande prato che circonda l’albergo, la piscina per fare bagni o prendere il sole, gli alberi e i gazebo che fanno ombra a chi vuole stare al fresco, soddisfano le esigenze di tutti.
Per i più giovani  Levico offre la possibilità di fare lunghe passeggiate e una ricca agenda di intrattenimenti serali.
I partecipanti al soggiorno, (57 al completo) sono arrivati a destinazione il giorno 19 giugno giusto in tempo per l’ora di pranzo, dopo il quale si è  provveduto all’assegnazione delle stanze e al recupero dei bagagli. In serata, sono stati tutti riuniti per le presentazioni delle nuove persone agli habitué, in modo da creare alleanze specialmente per chi era solo.
Le nostre giornate erano così scandite:
Innanzi tutto una buona colazione, poi le cure dell’infermiere che misurava la pressione, la glicemia e distribuiva pastiglie a chi ne aveva bisogno….e per fortuna, quest’anno tutti hanno goduto di buona salute e non c’è stata nessuna urgenza ospedaliera. Dopodiché, si partiva per le terme  dove, fra inalazioni e fanghi trascorreva la mattinata che spesso terminava con passeggiate e shopping in centro.
Per l’ora del pranzo, l’infermiere, al volante del pulmino messo a disposizione dall’albergatore, andava a recuperare le persone che non ce la facevano a tornare all’hotel a piedi.
Il pomeriggio era dedicato al relax, alle uscite di gruppo o, se pioveva, a giochi di società. Dopo cena, gli ospiti venivano intrattenuti con il gioco della tombola e con serate danzanti.
Due in particolare sono state molto affollate e hanno tenuto alzate fino a tarda ora anche le persone più anziane:
– la prima per festeggiare l’onomastico dell’albergatore (san Vigilio) che per l’occasione ci ha offerto un rinfresco e ha chiamato un buon complesso musicale che con il liscio ha fatto ballare tutti;
–  la seconda, il sabato sera prima della nostra partenza (3 luglio) dove oltre che ai musicisti, si sono esibiti anche nostri soci, con canzoni, scenette, barzellette e poesie preparate durante la seconda settimana di permanenza.
Alla fine della festa, alla richiesta: “volete che l’anno prossimo torniamo ancora qui?”  in coro e ad alta voce tutti hanno risposto: “Sì!!!!!”.
Il nostro soggiorno è stato allietato anche da tre gite:
durante le feste Vigiliane siamo andati a Trento a visitare il duomo, accompagnati da un prete che ci ha fatto da guida e poi ci siamo recati al bar al buio dove, Ferdinando Ceccato, oltre ai suoi molteplici impegni, trova anche il tempo di fare il cameriere. Questa è stata una esperienza significativa, in quanto, le persone non vedenti hanno aiutato a trovare il bicchiere alle proprie guide.
La seconda gita ci ha visti diretti a Montagnaga, dove un sacerdote ci ha raccontato delle apparizioni della Madonna avvenute circa due secoli fa. Al ritorno, in Val di Cembra ci siamo fermati alla cantina del barone Aprato, dove lui stesso ci ha spiegato il sistema che usa per la vinificazione delle uve della sua tenuta.
Nell’ultima gita abbiamo raggiunto quota 1400 m. di altitudine per visitare una malga d’alta montagna. Anche qui, il proprietario ci ha illustrato le varie fasi che impiega il latte per diventare formaggio o burro.
In conclusione ci tengo a dire che la nostra permanenza all’hotel Dolomiti è stata veramente piacevole sia per la gentilezza e la disponibilità del personale, sia per gli ottimi pranzetti che preparava il cuoco.
Non dimentichiamo Vigilio (l’albergatore,) che ormai ci è amico e cerca sempre di accontentare i desideri degli ospiti.

Graziella Zuccarato

 

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