Lo scorso ottobre ci siamo recati a Roma per un soggiorno molto speciale.
Vi lasciamo al racconto di Monica, le cui parole descrivono quanto vissuto in quelle giornate:
“Dal 29 ottobre al 1 novembre, con l’UNIVOC e il MAC dell’U.I.C. di Treviso, sono andata a Roma in Udienza dal Papa. Ad accompagnarmi si è resa disponibile una volontaria della Caritas del mio paese. Martedì verso le 5 del mattino siamo partiti dalla stazione ferroviaria di Treviso con il pullman e dopo una sosta a Padova, ci siamo diretti verso Rovigo, dove ci siamo fermati per la colazione in autogrill. Arrivati nelle vicinanze di Roma, abbiamo pranzato in ristorante. Nel primo pomeriggio l’autista ci ha fatto vedere Roma facendo un giro con il pullman. Ci siamo incontrati poi con la guida e abbiamo visitato S. Giovanni Laterano, la Scala Santa e al termine abbiamo raggiunto l’hotel che ci ha ospitato per i tre giorni.
La mattinata di mercoledì l’abbiamo trascorsa in piazza S. Pietro, assistendo all’Udienza del Papa. Fortunatamente avevamo i posti prenotati nelle prime file e quindi il gruppo era abbastanza tranquillo. Il Presidente dell’UNIVOC, Roberto Tonini e la moglie Lucia sono saliti sul palco per consegnare al Papa il Vangelo di S. Giovanni scritto in braille, il bastone bianco (simbolo dei non vedenti) e una lettera da parte del Vescovo di Treviso. L’emozione è stata forte anche se purtroppo non ho potuto vedere con gli occhi il Santo Padre, però sapevo che ero a pochi passi da lui.
Nel pomeriggio di mercoledì e la giornata di giovedì, abbiamo visitato l’Altare della Patria, il Colosseo, la Fontana di Trevi, il Campidoglio, i Fori Romani, il Pantheon e le piazze principali.
Venerdì, dopo la colazione, abbiamo caricato i bagagli e siamo partiti per S. Paolo. Fuori dalle Mura abbiamo acquistato qualche ricordino.
Inoltre siamo andati a vedere la Basilica delle Tre Fontane e il Chiosco dei frati (posto molto bello e tranquillo). Lungo il percorso di ritorno, ci siamo fermati per il pranzo nello stesso ristorante del primo giorno, con 2 ore di ritardo perché il traffico era intenso.
L’esperienza è stata gratificante perché sono stata in buona compagnia e mi ha fatto piacere ritornare a Roma dopo diversi anni. Sono rimasta un po’ delusa, perché mi aspettavo una carezza dal Santo Padre, per sentire ancora di più la Sua Spiritualità, ma so bene che ci ricorda nelle sue preghiere. E per queste preghiere ho ricevuto ancora di più la forza di affrontare giorno per giorno le difficoltà che accompagnano la vita quando si è nella cecità. Ringrazio gli organizzatori e i partecipanti che ci hanno sostenuti e accompagnati”.
Qui di seguito la consegna dei doni al Papa e i ringraziamenti del Vaticano.
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