Abbiamo tutti coltivato la speranza che il 2021 sarebbe stato l’anno che ci avrebbe visti uscire dalla pandemia da CoViD-19. Sebbene la situazione sia per moltissimi versi migliore di quanto non fosse nel 2020, l’anno che si avvia a conclusione ancora ci riserva incertezze e dubbi. Né è realistico ipotizzare una completa risoluzione per l’anno entrante, della cui progettualità questa relazione deve occuparsi.
Ad oggi, risulta ancora complesso fare previsioni sull’evoluzione del quadro pandemico: gli esperti stessi non sono concordi. E, sebbene tutti noi speriamo che la situazione migliori, rimane comunque complesso tracciare una rotta in simili condizioni e con così tante incognite.
Quello che segue è il frutto del tentativo del nuovo direttivo dell’UICI di Treviso di immaginare attività e strategie in un contesto complesso e mutevole, nel quale però la nostra opera diviene, se possibile, ancora più centrale.
Nel momento in cui questa relazione viene stesa, stiamo attendendo l’esito di due bandi di finanziamento cui abbiamo partecipato con due progetti piuttosto corposi che prevedono attività di formazione in favore di giovani e meno giovani:
Corsi all’utilizzo di smartphone e tecnologie assistive, apprendimento del braille e mobilità autonoma potrebbero essere realizzati su base sistematica, con una certa tranquillità economica e finalmente soddisfare le attese di coloro i quali già ne hanno fatto richiesta, oltre che poter offrire aiuto attraverso azioni di supporto mirato contestualmente all’iscrizione dei nuovi soci.
Il supporto psicologico è attività prevalente del progetto presentato a CASSA MARCA, in considerazione della richiesta di intervento che sempre è crescente, cui è per noi fondamentale poter rispondere in modo tempestivo ed efficace.
Sono certamente le grandi incognite di questo momento storico a pesare tanto a livello collettivo quanto a livello individuale, forse soprattutto sui più giovani che hanno patito le difficoltà della didattica a distanza e tuttora in molti casi lamentano sentimenti di isolamento sociale e solitudine.
Per questo motivo continuiamo puntualmente a diffondere le diverse iniziative proposte dalle sezioni territoriali della nostra Regione che stanno stimolando nuovi incontri, occasioni di confronto e scambio costruttivo sia a distanza sia nei ritrovi in presenza. Molto recente è la formazione di un gruppo WhatsApp dei giovani della nostra Sezione che speriamo possa ampliarsi e consolidarsi nel tempo.
Non mancheremo di fare sentire la nostra presenza alle famiglie dei più giovani, programmando un nuovo giro di telefonate ad inizio del prossimo anno.
Occorrerà intensificare la stimolazione del Consiglio Regionale Veneto dell’UICI, affinché riprenda con nuovo slancio il dialogo con la Regione, l’AULSS0 e tutti gli attori coinvolti nel processo inclusivo dei bambini e dei ragazzi con disabilità della vista.
Rimane fondamentale lavorare per e ricostruire il rapporto con il Centro per l’Impiego di Treviso. In considerazione dell’ampia presenza di soggetti con minorazioni plurime e aggiuntive tra i nostri soci in età lavorativa, sarà opportuno creare una rete di cooperazione con i SIL (Servizi d’Integrazione Lavorativa) operanti sul territorio.
Anche nel 2022, dovrà proseguire, con il consueto impegno, l’attività di disbrigo delle diverse pratiche di invalidità, cecità, inabilità al lavoro, pensionistica e via elencando.
L’attività di patronato è certamente quella che richiede il maggior impegno per il personale di segreteria, maggior impegno che però contribuisce a reperire un notevole numero di nuovi soci e si traduce spesso in donazioni oltre che in più cospicui contributi tramite il fondo sociale della Presidenza Nazionale e il riparto del contributo della Regione Veneto, che è parametrato anche sul numero dei soci delle singole Sezioni.
Nel 2021 l’attività in questo settore è stata costituita essenzialmente da consulenze fornite dalla nostra Sezione a strutture (CEOD o RSC) in cui erano ospiti nostri soci con pluriminorazione.
Per il 2022 rimangono valide le linee programmatiche espresse nella relazione precedente la cui attuazione ha risentito delle restrizioni legate al quadro pandemico:
Nel corso del 2022 le energie della sezione dovranno essere impiegate per creare nuove occasioni di coinvolgimento e partecipazione per i soci anziani che, giova ricordarlo, costituiscono la maggioranza assoluta del nostro corpo associativo.
Andranno profusi sforzi per diffondere tra gli anziani anche non informaticamente alfabetizzati la conoscenza delle opportunità offerte dalle piattaforme di teleconferenza (vedi “Ausili e Tecnologie), degli assistenti vocali come strumento di autonomia e di sicurezza, del libro parlato e di altri servizi digitali di utilità.
A questo proposito, la sezione ha presentato alcuni progetti per reperire finanziamenti mirati alla realizzazione di corsi di autonomia personale, orientamento e mobilità e tifloinformatica. Nel corso del 2022 si renderanno anche disponibili risorse umane ed economiche a livello Regionale che consentiranno la realizzazione di un certo numero di interventi di Orientamento e mobilità e autonomia personale. Confidiamo quindi che la sinergia degli sforzi messi in campo dal Consiglio Regionale e dalla nostra sezione ci consentiranno di dare una buona risposta a quest’esigenza.
Per questo settore l’attività dovrà essere volta a:
Il 2020 ha visto la nostra sezione promuovere massicciamente e con ottimi risultati l’iscrizione al servizio del Centro Nazionale del Libro Parlato Francesco Fratta.
Nel 2021 lo sforzo è stato quello di rendere maggiormente autonomi i nostri utenti e i risultati non sono mancati.
Alla fine del 2021, abbiamo iniziato la progettazione preliminare di una Skill per l’assistente vocale di Amazon Alexa, che, speriamo, ci condurrà a realizzare nel 2022 gli obiettivi già stabiliti nella precedente relazione programmatica, cioè diffondere la conoscenza del servizio anche presso potenziali utenti che normalmente fatichiamo a raggiungere, con particolare riferimento agli anziani ricoverati in RSA o che vivono soli, che non vogliono o non possono accedere al servizio tramite strumenti complessi come smartphone o computer.
Si tratta di un capitolo estremamente complesso. Ed è francamente difficile ipotizzare attività di raccolta fondi sufficienti a garantire le risorse necessarie al funzionamento ordinario degli uffici, il cui scopo primario e statutario è, va ricordato, essere al servizio dei soci.
Occorrerà fare ogni sforzo possibile per individuare bandi di finanziamento adeguati a sostenere quelle che già sono le attività che questa sezione porta avanti: servizio di patronato, formazione su ausili e tecnologie, supporto psicologico ecc.… Va però detto che l’attività di progettazione è in sé estremamente onerosa in termini di risorse umane e che l’esito è comunque incerto.
Il Presidente
Massimo Vettoretti