PROGETTO “PERCHÉ SIAMO QUI? … PER CRESCERE INSIEME

L’educazione del bambino e dell’adolescente con deficit visivo

in famiglia e nel contesto sociale – Anno scolastico 2016 – 2017

Percorso di formazione/informazione per i disabili della vista in età scolare

Realizzazione del progetto

Il progetto si articolerà in quattro sessioni distinte:

a) interventi a scuola;

b) attività ludica per bambini/ragazzi e incontri di formazione per genitori;

c) stage per adolescenti disabili della vista;

d) seminario per le famiglie di bambini disabili della vista

Gli interventi a scuola

Destinatari:

– i disabili della vista in età scolare

– i loro compagni di classe

– il Consiglio di Classe

– il facilitatore/lettore

– le famiglie

Obiettivo generale

Costruire nell’ambiente scuola un contesto inclusivo e accogliente atto a favorire lo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale dell’allievo con disabilità visiva

In linea di principio, l’iniziativa si articolerà in tre cicli di interventi, basati sulle aree più significative il cui sviluppo viene di norma ostacolato dal deficit parziale o totale.

Intervento 1 – L’accoglienza consapevole favorisce l’autonomia nelle relazioni e nella mobilità

Obiettivi specifici

– Aumentare l’autonomia motoria e relazionale del disabile della vista

– Avvicinare i suoi compagni di classe al mondo della disabilità visiva

– Coinvolgere il gruppo classe in attività di gioco e movimento con il compagno ipovedente o cieco

Periodo di realizzazione, tra settembre e novembre

Modalità di realizzazione

L’oftalmologo, esaminata la certificazione oculistica presentata dalla famiglia, definisce la posizione ideale da assegnare all’alunno nell’aula e precisa le sue condizioni visive.

E’ prevista l’effettuazione di tre incontri da tenersi a scuola sui temi sotto riportati.

1° incontro (2 ore), da tenere con tutti i docenti, il facilitatore/lettore e la famiglia

– Prima ora: Sulla scorta delle indicazioni fornite dall’oculista, l’operatore esperto analizza congiuntamente con l’insegnante coordinatore di classe, il docente di sostegno, il facilitatore/lettore e la famiglia la congruità degli ausili in dotazione all’alunno e individuano assieme la sua sistemazione logistica ottimale nell’aula.

– Seconda ora: con il Consiglio di Classe, simulazione di situazioni in cui l’alunno ipovedente o cieco viene a trovarsi quando vuole interagire con i compagni, eventuale adattamento degli spazi all’interno dell’aula, analisi del plesso per stabilire le strategie da adottare per rendere l’ambiente più accessibile ove non lo sia.

2° incontro (2 ore), da effettuarsi con l’alunno disabile visivo, un insegnante o il facilitatore/lettore, per aiutare il discente a conoscere l’ambiente scolastico (aula/aule), ad orientarsi all’interno della scuola) e per individuare con lui le modalità del terzo incontro, cercando di capire le necessità che avverte maggiormente e come vive il deficit.

3° incontro (2 ore) da tenersi con la classe

– Che cos’è la disabilità visiva?

– Come vede il compagno di classe ipovedente? Esemplificazioni tramite occhiali di simulazione

– Come apprende e come si muove il compagno cieco o ipovedente? Presentazione del filmato “Esploro, conosco, esco dalla ragnatela”

Intervento 2 – Attività motoria a scuola

Obiettivi specifici

– Stimolare l’alunno cieco o ipovedente al movimento spontaneo e consapevole

– Proporre ai suoi compagni di utilizzare i sensi “vicarianti” in alternativa al canale visivo

– Mostrare agli insegnanti alcune strategie per creare occasioni di apprendimento motorio ed esperienze di gioco con allievi ipovedenti e ciechi nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria all’interno del gruppo classe

Periodo di realizzazione, preferibilmente il primo quadrimestre

Modalità di realizzazione

Tre incontri di due ore ciascuno in palestra

1° incontro

1a ora: con l’insegnante di sostegno e/o il facilitatore/lettore: conoscenza delle capacità dell’alunno; utilizzo dello spogliatoio; conoscenza della palestra

2a ora: con l’insegnante di Scienze Motorie e il gruppo classe: come giocare servendosi dei sensi “vicarianti”

2° incontro

1a ora, con l’insegnante di sostegno e/o il facilitatore/lettore: come apprendere e consolidare gli schemi motori e posturali di base

2a ora, con l’insegnante di Scienze Motorie e il gruppo classe: corsa, percorsi in palestra, sport individuali

3° incontro:

1a ora, con l’insegnante di sostegno e/o il facilitatore/lettore: come incrementare le abilità motorie, utilizzo del linguaggio non verbale ed espressivo

2a ora, con l’insegnante di Scienze Motorie e il gruppo classe: giochi di gruppo e sportivi

Intervento 3 – Il piacere dello studio: Strumenti e accorgimenti per una didattica inclusiva

Obiettivi specifici

– scelta e creazione di sussidi didattici personalizzati per l’alunno con disabilità visiva

– Comprensione del ruolo degli ausili tiflo-informatici

Periodo di realizzazione, primo quadrimestre, soprattutto nei casi in cui si presenta un cambio di ciclo scolastico o un massiccio cambiamento di insegnanti

Strumenti:

dattilobraille

– Mountbatten o altro ausilio dedicato

tavole in rilievo

– fornetto Minolta o similari

– materiali per creare tavole in rilievo (colori in rilievo e materiali poveri)

– personal computer

– screen reader e/o software ingrandente

– display Braille

– sintesi vocale

– stampante Braille

– scanner e software ICR

– videoingranditore

Modalità di realizzazione

L’intervento si articola in tre incontri con il consiglio di classe sulle tematiche di seguito riportate.

1° incontro: strategie didattiche ed analisi degli ausili già in possesso dell’alunno .

il secondo ed il terzo incontro saranno divisi per aree disciplinari.

2° incontro: presentazione di possibili modalità per creare, riadattare e personalizzare libri di testo, sussidi didattici e strumenti di lavoro (prove di verifica, cartine, disegni ecc.) per l’area umanistica.

3° incontro: presentazione di possibili soluzioni per creare, riadattare e personalizzare libri di testo, sussidi didattici e strumenti di lavoro (prove di verifica, cartine, disegni ecc.) per l’area scientifica.

 

 

 

b) Attività ludica per bambini/ragazzi e incontri di formazione per genitori

Destinatari

– bambini/ragazzi con deficit visivo e loro famiglie.

Obiettivi specifici

Per i bambini/ragazzi:

– conoscenza dettagliata della sede dove si gioca;

– utilizzo consapevole degli spazi e delle attrezzature disponibili;

– gestione autonoma degli effetti personali nello spogliatoio;

– sviluppo delle capacità coordinative e posturali;

– favorire la consapevolezza delle proprie potenzialità e abilità in relazione allo spazio e al gruppo, finalizzata alla autorealizzazione e all’integrazione sociale.

Per i genitori:

– strategie volte a far acquisire ai figli autonomia, postura e percezione dello spazio

Materiale

palle, cerchi, corde, bastoni, materassi, attrezzi propriocettivi, bastoni da trekking

Metodologia

– Esercizi individuali e a coppie;

– Principio della gradualità (dal semplice al complesso);

– Utilizzo di metodi deduttivi e induttivi.

Realizzazione

Con i bambini/ragazzi:

Aree di Lavoro

1) Coordinazione ed equilibrio

2) Esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi per sviluppare o migliorare gli schemi motori di base (correre, saltare, rotolare, orientamento spazio-temporale, ritmo, lateralità) e le abilità condizionali (velocità, forza…)

3) Propriocettività e sé corporeo:

4) Sviluppo dell’autostima attraverso proposte di percorsi propriocettivi, esercizi di percezione del proprio corpo e della sua tonicità

5) Giochi strutturati di gruppo, a squadre e individuali per l’avviamento allo sport (atletica, nordic walking, orienteering, ballo, torball, calcio, altro.…)

Con i genitori:

Colloquio con i genitori e valutazione iniziale delle capacità motorie

I genitori dei bambini dai tre ai sei anni assisteranno ad uno o più incontri dei figli per poter comprendere le prerogative e i limiti dei sensi vicarianti, nonché le strategie mirate a potenziarne le risorse.

Con i genitori dei bambini/ragazzi di età superiore ai sei anni saranno affrontate le stesse tematiche proposte ai loro figli, prendendo Spunto dal filmato “Esploro, conosco, esco dalla ragnatela”.

c) Stage per adolescenti disabili della vista

Destinatari

Adolescenti con disabilità visiva ed eventuali compagni di classe di età da 11 a 18 anni.

Obiettivi specifici

– consolidamento delle competenze percettive, motorie e cognitive utili per l’orientamento;

– stimolazione e accrescimento delle loro capacità di orientarsi in uno spazio sconosciuto;

– approccio, ancorché momentaneo, all’uso del bastone bianco;

– suscitare in ciascuno di loro autostima.

Materiali

Bastone bianco e strumentazione informatica.

Tempi

Estate 2017

Realizzazione

L’iniziativa si svolgerà nell’estate 2017 in località da definire, avrà una durata di sette giorni e consisterà in un’esperienza residenziale integrata.

Non è prevista la presenza dei genitori, poiché uno degli obiettivi risiede nel dare ai ragazzi l’opportunità di esercitare l’autonomia in tutti i suoi aspetti:

– autonomia personale, occupandosi della cura di sé e di apprendere l’uso di tecniche e ausili atti a facilitare il conseguimento delle abilità essenziali per la gestione della casa ;

– autonomia motoria, attraverso lo studio e il compimento di percorsi strutturati;

– autonomia relazionale, attraverso momenti di confronto in gruppo guidati da

educatori e personale esperto, durante i quali si cercherà di far emergere problematiche nelle relazioni con gli altri e strategie utili alla loro soluzione.

Si dedicherà altresì un tempo congruo all’educazione fisica e al movimento in genere, rispondendo in tal modo alla necessità di diffondere i valori dello sport tra i giovani e di dimostrare che i ragazzi con deficit visivo possono praticare con soddisfazione discipline fisiche anche assieme ai coetanei normovedenti.

d) Seminario regionale per le famiglie di bambini disabili della vista

Destinatari

Genitori di bambini ipovedenti e ciechi dai 5 ai 10 anni.

Obiettivi specifici

Per i bambini:

– Conoscenza dettagliata della sede dove si svolge il seminario;

– gestione autonoma dei propri effetti personali;

– sviluppo delle capacità coordinative e posturali.

Per i genitori:

– informarli dettagliatamente in merito alle potenzialità presenti nei soggetti ciechi e ipovedenti nell’infanzia e più in generale nell’età evolutiva;

– far sperimentare agli adulti le principali tecniche di educazione e di addestramento alla conoscenza dei rapporti spaziali, al riconoscimento delle forme e all’identificazione del sé corporeo;

– mettere i genitori in grado di svolgere momenti di animazione.

Tempi

Estate 2017

Realizzazione

Il seminario si terrà in località da definire nell’estate 2017 e consisterà in un’esperienza residenziale di sette giorni.

Programma previsto per i bambini:

– esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi per sviluppare o migliorare gli schemi motori di base (correre, saltare, rotolare, orientamento spazio-temporale, ritmo, lateralità) e le abilità condizionali (velocità, forza);

– educazione ad una gestualità coerente;

– psicomotricità;

– drammatizzazione.

Programma previsto per i genitori:

– riflessioni sulle problematiche specifiche della disabilità visiva tramite incontri di gruppo;

– training mirati alla condivisione sia delle difficoltà incontrate individualmente nell’educazione del figlio cieco o ipovedente, sia delle eventuali strategie adottate per il superamento delle stesse;

– osservazione guidata delle tecniche adottate dagli esperti e dagli operatori nel corso degli interventi rivolti ai bambini;

– discussione sulle tecniche di accompagnamento con l’analisi del filmato “Esploro, conosco, esco dalla ragnatela”;

– riflessioni sul ruolo che i genitori possono assumere nell’educare il figlio cieco o ipovedente ad una gestualità significativa.

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