Passeggiata sulla Restera – maggio 2012

Il giorno 20 maggio il MAC ha organizzato, in collaborazione con l’UNIVOC e l’UICI, una Passeggiata sulla Restera percorrendo a piedi la parte più caratteristica dell’intero percorso sotto descritto. Questo è stato il Programma: per chi usava i mezzi pubblici, appuntamento alla stazione ferroviaria di Treviso alle ore 8,30, in autobus arrivo nelle vicinanze della centrale detta “della cartiera Burgo” alle ore 9,30, quindi ritrovo con quanti già arrivati con mezzi propri.

Passeggiata fino al ristorante “Anema e core” a Casier, circa 3 Km. Proseguo, per i più coraggiosi, fino a Casale sul Sile e ritorno, circa 5 km. Un ottimo pranzo al ristorante suddetto, dall’antipasto al caffè e dolce. Ritorno, a scelta, in autobus o a piedi.

Una ventina i partecipanti, bello il tempo, ottima la compagnia.

IL SILE

Il fiume Sile Nasce a Vedelago, comune del Trevigiano ai confini con il Padovano, percorre oltre 70 Km. prima di sfociare nella laguna di Venezia ha un regime costante: la tranquillità delle sue acque ha favorito fin dai tempi antichi lo sviluppo degli insediamenti umani, come testimoniano le molte stazioni paleovenete ritrovate lungo le sue rive, l’edilizia minore, i manufatti dell’arte molitoria, le ville, le manifatture le attrezzature portuali.

L’ITINERARIO

I punti di accesso al percorso sono diversi ma quelli che riteniamo più comodi sono evidenziati con l’apposita segnaletica “alzaia del Sile” e riguardano le seguenti località: Fiera di Treviso, Villapendola di Casier, Casier porto, Villapendola e porto di Silea. Partendo da Fiera o da Ponte della Gobba, a Treviso, si percorre l’argine sinistro del fiume (restera) dove una volta i barconi (burci) sostavano in attesa del carico o scarico delle merci da lavorare o prodotte nei mulini o nelle manifatture della città.

Proseguendo si arriva, dopo aver superato un ponticello pedonale ad unica campata, a Villapendola; tenendosi sempre lungo la strada alzaia posta sull’argine sinistro del ramo del Sil Morto si giunge in prossimità della Chiesa di S.Antonino dove una volta vi era un porticciolo che consentiva di scaricare le merci per Casier, Cendon e per le fornaci che li erano numerose. Una volta raggiunto il Lago Verde si può fare una piccola sosta per ammirare un ambiente di ex cava recuperato alla fruizione collettiva per attività sportive, per il tempo libero e per il ristoro e successivamente attraversare, su di un percorso aereo sull’acqua, un ambiente rinaturalizzato a canneto ove si possono osservare molte specie di uccelli acquatici ed il “cimitero dei burci”, affondati per protesta dagli operai dopo il fallimento della Chiara & Forti.

Il percorso lungo l’argine prospicente dell’oleificio Chiara & Forti, ove un a volta vi era un passo a barca per accedere ai mulini di Silea, sino a raggiungere il piazzale del centro di Casier ed il porticciolo recentemente attrezzato con briccole e pontili. Oltre al porto di Silea , anche da qui parte la motonave “Silis” che trasporta i turisti e le scolaresche lungo il Sile in laguna a Burano e Torcello.

Si continua sino alla “casa degli artisti”, un centro culturale realizzato attraverso il recupero di una vecchia porcilaia; si prosegue lungo un argine recentemente consolidato per evitare l’ulteriore degrado causato dal moto ondoso dell’acqua che lo bagna da ambo i lati. Si incontra quindi un ponte mobile, che consente il transito dei motoscafi di un cantiere nautico, sino all’area industriale di Casier ove il percorso termina in attesa della realizzazione del secondo tratto sino a Casale e poi alla conca di Portegrandi.


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