Care amiche e cari amici,
mi rivolgo a voi per la prima volta nel ruolo di presidente nazionale della nostra amata Unione.
Un ruolo che mi onora oltre ogni immaginazione e che pone dinanzi a me, sopra di me, il senso della responsabilità, dell’urgenza, del dovere.
Sabato 15 marzo il nostro Consiglio Nazionale si è espresso con una maggioranza chiara nella elezione del nuovo presidente.
Devo e voglio ringraziare i consiglieri che mi hanno accordato la loro fiducia, ma desidero accomunare in un abbraccio anche quei quattordici componenti del Consiglio che si sono orientati su una opzione diversa.
Oso sperare di saper meritare con il tempo e con il lavoro anche il loro consenso.
Ancora una volta la nostra Unione ha saputo fronteggiare con serenità e chiarezza un altro passaggio difficile della propria storia, utilizzando gli strumenti previsti dallo statuto, in un contesto che ha consentito il libero confronto delle idee e la riaffermazione del principio di democrazia.
Così come tutti abbiamo convenuto nel corso di queste ultime tre settimane di confronto, conclusa la fase della elezione del presidente, da questo momento si guarda avanti e si cammina di nuovo insieme verso altri traguardi, pronti ad affrontare uniti gli ostacoli e le insidie che di certo non mancheranno.
Siccome i problemi sono tanti e il tempo, invece, davvero scarso, occorrerà concentrarsi soprattutto su alcune priorità assolute, cercando di fare bene le poche cose che si potranno fare nei prossimi diciotto mesi.
– Proteggere le conquiste normative raggiunte e puntare a nuovi obiettivi realistici.
– Tutelare le nostre strutture territoriali, cercando di metterle nelle migliori condizioni operative, ma premiando soprattutto i risultati del lavoro delle sezioni più attive.
– Assicurare risorse certe e continuative per svolgere al meglio i nostri servizi e salvaguardare l’esistenza stessa della nostra organizzazione.
– Preparare il XXIII congresso promuovendo una vasta partecipazione dei soci su tutto il territorio, mediante un confronto di idee e di proposte che consenta l’avvio di una stagione di riforma della nostra struttura per adeguarne regole e strumenti all’incalzare dei tempi.
Siamo appena entrati nel periodo delle assemblee sezionali che rappresentano la ricchezza più autentica della nostra Unione.
Approfittiamo delle assemblee per portare ai nostri soci e iscritti un messaggio di speranza e di fiducia, sottolineando tuttavia che i traguardi raggiunti si difendono con il lavoro di tutti e che i nuovi obiettivi si conquistano solo con una partecipazione ampia e unitaria.
Dal nuovo presidente nazionale soltanto due semplici parole di augurio rivolte a tutti e con affetto: “buon lavoro!”.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale
16 marzo 2014