Lo scorso febbraio, è stato organizzato il tanto atteso corso di cucina, rivolto ai soci e totalmente gratuito.
L’inatteso successo ci fa sperare che possa essere organizzato nuovamente!
I soci hanno potuto apprendere i primi rudimenti della cucina, si sono destreggiati tra antipasti, primi e secondi piatti facendo particolare attenzione non solo all’aspetto culinario, ma anche a tutto quell’insieme di dettagli utili alle persone non vedenti per renderle sempre più autonome.
Questo l’articolo apparso sulla Tribuna di Treviso del 2 maggio 2011:
Corso di cucina per chi non vede e vuole arrangiarsi
01 maggio 2011 – pagina 18
Di corsi di cucina con pietanze ricercate e addobbi luciccanti e patinati gli italiani ne hanno ormai fin sopra i capelli. Ma nell’abbondanza dell’offerta per novelli chef e perfetti padroni di casa, a Treviso ha fatto capolino un corso speciale. E’ quello che si è concluso ieri alla sede dell’Unione italiana ciechi di viale Trento e Trieste. Si è trattato della sesta e ultima lezione di cucina e alimentazione riservata ai privi di vista e agli ipovedenti, organizzata dall’Unione dei volontari pro ciechi presieduta da Roberto Tonini, con l’aiuto della moglie Lucia e il sostegno dell’Uic. Più di una decina i partecipanti e due le insegnanti volontarie, le bravissime cuoche Manuela e Silvia, colleghe di lavoro a Varago alla Gastronomia Fontebasso. Il corso è iniziato a febbraio con l’intervento dell’Usl 9 sulla corretta alimentazione. Si è deciso poi di proseguire con l’addobbo della tavola, la preparazione degli antipasti, dei primi e dei secondi. Fino a ieri, quando ai corsisti è stato insegnato a preparare il caffè e lo strudel di mele. Il tutto con un’attenzione a particolari solo all’apparenza insignificanti, ma che per chi ha problemi di vista sono passi importanti verso l’autonomia. La maggior parte degli iscritti è giovane e ha voluto partecipare al corso per poter andare a vivere da solo. Un esempio. Per gli ipovedenti è importante che la tavola sia addobbata con forti contrasti di colore: piatti bianchi dovrebbero accompagnarsi a tovaglie colorate, mentre bicchieri e bottiglie non devono essere trasparenti. Lo stesso vale per gli antipasti (si privilegiano abbinamenti come mozzarella e pomodoro), ma anche per i primi (pasta con il pomodoro e risotto con gamberetti e zucchine) e i secondi (scaloppine al marsala e bistecca in padella). (l.c.)