Anche quest’anno, dal 10 al 12 Ottobre le nostre Sezioni Provinciali di UNIVoC, MAC ed UICI hanno proposto un breve itinerario tra le bellezze del nostro Paese.
Quest’anno, la meta è stata la zona tra Umbria e Toscana in cui ha vissuto S. Francesco.
Il Gruppo, una quarantina di persone, comprendeva, oltre ai Soci dell’Unione e alcuni loro famigliari ed accompagnatori volontari, sempre preziosi in occasioni come queste, anche un discreto numero di persone provenienti da Jesolo che, ancora una volta, hanno voluto condividere con noi qualche giornata lontano da casa. Il viaggio, iniziato con qualche piccolo inconveniente dovuto ad un malinteso sul percorso da seguire per raccogliere i partecipanti, ed anche alla fitta nebbia che ci ha accompagnato fin quasi alle pendici dell’Appennino, tra una chiacchiera e qualche cibaria offerta dagli organizzatori, ci ha portati, come già accennato, nei luoghi abitati da S. Francesco. La prima tappa, dopo aver consumato un primo, sostanzioso pranzo, è stato il Convento di Laverna, dove il Santo soggiornò per parecchi anni, e dove ricevette le “Stigmate”, nell’attesa del Frate che ci avrebbe fatto da guida, c’è stato anche il tempo, per chi lo desiderava, di partecipare ad una breve Funzione.
Al termine della visita, trasferimento a Gubbio, per la cena ed il pernottamento. L’indomani, di buon’ora, siamo partiti alla volta di Assisi, per la visita, oltre che delle due
Basiliche francescane, degli altri luoghi in cui si trova evidente il segno dei momenti importanti delle vite di S. Francesco e di S. Chiara: La Chiesa di S. Maria degli Angeli, al
cui interno si trova la “Porziuncola” e quella che, della Santa, ospita le reliquie, e che ne porta il nome. Prima del rientro a Gubbio per la cena, c’è stato il tempo per una visita, sia pur parziale, all’Eremo delle Carceri, il luogo in cui si dice che S. Francesco parlasse agli animali. Purtroppo, a causa dell’imminente chiusura, non è stato possibile passeggiare nel giardino.
In tutta questa giornata, nostra guida è stato un anziano insegnante. La sua passione e competenza ci hanno permesso di conoscere il significato profondo delle opere da cui
eravamo circondati, in gran parte affreschi, sopperendo così all’oggettiva difficoltà di goderne direttamente attraverso tatto e vista, anche a causa del notevole affollamento.
Il giorno successivo, Domenica, dopo che, chi lo desiderava, ha potuto assistere alla S. Messa, abbiamo incontrato nuovamente la nostra colta guida, che per strada abbiamo
sentito salutare con l’appellativo “Professore”. Assieme a lui abbiamo camminato per le vie di Gubbio, scoprendone caratteristiche e aspetti della vita di un tempo, senza naturalmente tralasciare l’episodio dell’”ammansimento del lupo” da parte di S. Francesco.
Quindi, nel primo pomeriggio, dopo un ultimo pasto presso l’Hotel di Gubbio che ci ha ospitati, abbiamo iniziato il viaggio di ritorno, facendo tappa a Città di Castello, per
conoscere, sia pur dall’esterno i principali edifici che la abbelliscono.
Abbiamo quindi ripreso la strada e, dopo una sosta per sgranocchiare qualcosa, siamo via via giunti ai rispettivi punti di partenza. Da dove ciascuno ha fatto ritorno alla vita di tutti i giorni. Con un po’ di tristezza per la fine della vacanza.
Le foto della gita potete visionarle qui.