VISITA ALLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI PIETRO DONZELLI
La luce che cattura la realtà e attraverso l’obiettivo dell’artista diventa storia. La storia che il fotografo Donzelli ha fissato sulla pellicola è fatta di esistenze, forgiate dai miti e dalla poesia, di paesaggi di terra, acqua e cielo, di fatiche infinite e feste comandate, di grandi conquiste e numerose sconfitte, in altre parole il Delta polesano. Quadri di verità, che come le piene del grande fiume ritornano a sommergere, figurativamente oggi, palazzo Roverella con una considerevole mostra fotografica dal titolo “Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta”.
Occasione ghiotta per i discendenti dell’epopea delle bonifiche, e come non risvegliare l’affetto e la passione del gruppo delle pari opportunità, dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti di Rovigo, per la propria eredità, spirituale e morale, lasciata dagli avi.
Come il grande fotografo milanese è riuscito a vedere oltre l’immagine davanti al suo obiettivo (Rolleiflex 6×6), i non vedenti, attraverso la guida che già aveva accompagnato il gruppo in precedenti percorsi museali, sono riusciti a penetrare la superficie stampata delle foto, creando un ponte emozionale con il nostro passato, la nostra terra, la nostra storia.
La visita, avvenuta sabato 10 giugno 2017, ha realizzato il tutto esaurito, per quanto riguarda la recettività dei gruppi permessi, segno non solo del valore della proposta culturale, ma anche di una sempre più attenta sensibilità ai temi antropologici ed etnologici dei cittadini polesani, alla ricerca delle proprie radici per raccogliere le sfide della globalizzazione.
Al termine della visita, si è passati al “fuori programma”, esplorando la mostra delle opere della fondazione Banca del Monte, dell’autore Gabris Ferrari, poliedrico e vulcanico esponente del mondo artistico e intellettuale italiano e della sua città natale, Rovigo.
Simone Andretto