Tornare ancora in Val di Fassa è apparso un fatto quasi naturale. Nonostante le numerose esperienze qui vissute, mi viene difficile poter rinunciare a questi luoghi in grado, ogni volta, di offrire aspetti sempre nuovi e carichi di suggestione.
Pozza di Fassa si è quindi fatta preferire anche in questa occasione grazie alla sua splendida collocazione all’interno delle cime dolomitiche, che ne costituiscono un panorama unico, nonchè agli innumerevoli percorsi distribuiti in mezzo ai boschi.
A tutto ciò si aggiunga l’ospitalità sempre impeccabile dell’Hotel Montana grazie all’attenzione ed alla cordialità di Stefano e Luisa, titolari dell’albergo, che non tralasciano nulla per creare condizioni a dir poco familiari.
Con la premessa di tali favorevoli condizioni, dal 21 di Luglio al 4 Agosto un folto gruppo di persone non vedenti con i rispettivi accompagnatori, associati a tutte le sezioni del Veneto, hanno potuto beneficiare di una vacanza favorita da buone condizioni climatiche, anche se intervallata da qualche temporale pomeridiano.
Il racconto di questa esperienza potrebbe ricalcare quelle già vissute negli anni precedenti. Sotto la guida attenta ed impagabile di Paolo Zanin, ben coadiuvato nella circostanza da Bruno Trevisan ed Erica Zennaro, è stato predisposto, giorno per giorno, un percorso da realizzare in comitiva e così arrivare alle località di Pera, Vigo, Canazei, Moena, Soraga ed altre ancora, tutte raggiungibili attraverso sentieri ricavati nei boschi. Avvalendosi di mezzi di trasporto pubblici ed impianti di risalita vi è l’occasione per riscoprire i numerosi rifugi disseminati in tutta la valle.
Molto significative le due uscite di una intera giornata. La prima ha riguardato lo strepitoso percorso del Serrai da Malga Ciapela a Sottoguda. Destano ogni volta una certa impressione le imponenti pareti di roccia alla base delle quali si trova il sentiero, sempre accompagnato dal fragore di numerevoli ruscelli. A completare la giornata un piacevolissimo pic nic all’aria aperta in località Forcella Spaulanza ed una rilassante passeggiata attorno al lago di Fedaia, con la visione della vicina Marmolada ancora ricoperta di neve.
L’altra, invece, ha visto gran parte del gruppo partire da Alba di Canazei e raggiungere il rifugio Contrin, realizzato per volontà dell’associazione Nazionale Alpini esattamente cinquant’anni or sono. Il sole a picco e il caldo impietoso di quella giornata non hanno per nulla frenato i volenterosi che hanno raggiunto tale obiettivo e vissuto emozioni del tutto straordinarie.
Nel corso della vacanza si sono vissuti anche altri momenti di aggregazione realizzati dai titolari del Montana. In particolare i pranzi consumati in giardino che costituiscono da sempre occasioni di incredibile esuberanza. Piacevoli anche le serate con la musica in grado di coinvolgere sia per il canto che per il ballo. Per chi ha avuto voglia di uscire la sera vi sono state le proposte offerte dalla municipalità, tra le quali va segnalata l’esibizione del coro Val Sella di Borgo Val Sugana, la proposta di canti gregoriani da parte di un coro di voci femminili nella vicina chiesa di San Giovanni, nonché una festa in piazza offerta a tutti i villeggianti.
Da segnalare nell’ambito delle iniziative realizzate, anche una visita guidata al caseificio della Val di Fassa in località Pera, all’interno del quale è stato riservato uno spazio con funzioni di museo, dove sono raccolti testimonianze ed oggetti un tempo utilizzati per l’allevamento.
Questo il breve racconto del nuovo soggiorno a conclusione del quale va registrato il generale consenso dei partecipanti, tra i quali si sono inseriti volti del tutto nuovi e qui presenti per la prima volta. Della complessiva buona riuscita della nuova esperienza sentiamo il dovere di rivolgere sentimenti di sincera gratitudine ai nostri volontari Paolo Zanin, Bruno Trevisan ed Erica Zennaro, per la loro disponibilità e la loro infinita pazienza affinchè ogni cosa potesse andare per il verso giusto.
Un grazie sincero lo rivolgiamo al Presidente del Consiglio Regionale per la cortesia dimostrata nel farci visita e condividere con il gruppo alcuni momenti di assoluto relax. Analogo senso di gratitudine, infine, lo dobbiamo al Consiglio Regionale stesso per la sempre attenta ed indispensabile collaborazione offerta in ogni fase dell’organizzazione.
Walter Maniezzi