Festeggia il capodanno con noi! 30 dicembre 2021-2 gennaio 2022

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Festeggia il capodanno con noi! 30 dicembre 2021-2 gennaio 2022

Il Comitato Regionale Pari Opportunità dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Veneto propone il capodanno nella montagna del Pordenonese, alla scoperta di una natura incontaminata e di piccoli borghi caratteristici, ricchi di storia e di tante suggestive tradizioni:

PROGRAMMA
1° giorno: giovedì 30 dicembre 2021 – Padova-Maniago-Claut
Ci incontriamo a Padova e, accompagnati dalla referente del progetto “La Luna turismo essenziale”, partiamo con bus riservato per il Friuli Venezia Giulia. All’arrivo facciamo una prima esperienza del buon cibo friulano, con una degustazione di prodotti tipici accompagnati da un buon bicchiere di vino per poi dedicarci alla visita del Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie, ospitato in un’ex fabbrica di coltelli, la più grande di Maniago, che si chiamava “Coricama”.
La visita, seguiti da un operatore museale che ci guiderà nell’emozionante esperienza tattile, ci permette di scoprire un percorso che va dagli antichi saperi alle tecniche moderne di lavorazione del ferro, per la creazione di strumenti da taglio e affini. La presenza di una bacheca provvista di guantoni, la riproduzione di suoni e rumori dell’epoca e la possibilità di toccare molti utensili e oggetti esposti, ci permettono di vivere un’esperienza tattile unica nel suo genere.
Al termine della visita proseguiamo per Claut, grazioso borgo montano nella ridente Valle del Cellina a circa 600 metri di altezza che ci ospiterà per questo insolito Capodanno.
Ci sistemiamo presso l’hotel Dolomiti. Cena e pernottamento.
2° giorno: venerdì 31 dicembre 2021 –  Parco dei Cervi-Barcis
Dopo la prima colazione in hotel, partiamo con la nostra accompagnatrice in bus alla volta del Parco dei Cervi, dove dedicheremo la mattinata ad attività a contatto con la natura. Rientriamo in hotel per il pranzo e, dopo un breve riposo, ci trasferiamo nella graziosissima Barcis, località così chiamata per la sua caratteristica forma a conca famosa per il suo splendido lago color smeraldo, meta di sportivi e non solo. Facciamo una bella passeggiata lungo lago per poi rientrare in hotel e prepararci al cenone di fine anno.
Pernottamento.
3° giorno: sabato 1 gennaio 2022 – Poffabro-Frisanco
Con comodo, (dopo aver fatto le ore piccole!) facciamo colazione in hotel, quindi in bus andiamo a visitare Poffabro, un borgo montano “mignon” della Val Colvera. La piazza è letteralmente una bellissima terrazza panoramica sulla valle. La sua posizione, appena fuori dal borgo, si spiega con il fatto che un tempo fungeva da luogo di sepoltura.
La fontana di pietra al centro, che sembra uscita da un libro di fiabe, viene sempre addobbata con tanta cura. Appoggiati al bordo, durante la bella stagione, sentiamo lento e rilassante il gocciolare dell’acqua. Suo compagno da una vita, il tiglio secolare che nei caldi mesi estivi ci offre ristoro. La grande scalinata ci conduce alla chiesa, accessibile a tutti. Sulla sinistra della chiesa la statua dello scampanotador (campanaro) del paese Bepi Titin, creata da Antonio Roman, ci racconta la storia di un grande uomo di qui. Tutti ricordano la sua proverbiale puntualità: alle otto precise, per ben venticinque anni, ha caricato le lancette dell’orologio del campanile. La sorte, ironica e beffarda, ha voluto che Bepi morisse proprio lo stesso giorno in cui vennero elettrificati le campane e l’orologio della chiesa di Poffabro. La gerla (cos per i locali) che tocchiamo, sulle spalle del campanaro, ci introduce a un elemento tipico della tradizione montana friulana.
Lasciamo la piazza alle nostre spalle, per “perderci” tra gli stretti vicoli su cui si affacciano le tradizionali case fatte in legno e sassi di fiume. Sono talmente friabili che toccandoli ci resta la polverina sulle mani!
Talvolta sbucano dai muri veri e propri massi, uno dei quali è stato addirittura scolpito da un artista, che gli ha dato le fattezze di un uomo chino. E’ una sorpresa scoprirlo sotto le nostre dita!
Ascoltiamo il silenzio che regna nel borgo, dove si sente solamente il soffio del vento spinto dalla vallata tra le vecchie case. Qui siamo fuori dal tempo.
L’acqua è una caratteristica di questo borgo: ecco un’altra fontana decorata. Piacevole è sentirla scorrere e qualche sorso ci fa percepire la sua purezza.
Lo sapevate che tutti possono fare un presepe a Poffabro? Basta accordarsi per tempo con la signora Adriana e scegliere il balcone sul quale allestirlo!
Un’emozionante esperienza multisensoriale ci attende nel cortile del borgo Cjavons, che è quasi un museo etnografico a cielo aperto. Qui possiamo scoprire il tornio, la monega con all’interno la fogàra (predecessore del moderno “scaldasonno”), la botte del vino, la bellissima madonna scolpita in legno, il torchio e la vecchia, ma “eterna”, cucina economica.
Se non c’è neve imbocchiamo Via Taviela, la Via Crucis di Poffabro, scoprendo le prime stazioni del percorso che porta, attraverso un sentiero, fino al Monastero Benedettino di Santa Maria. Splendide le pietre incise, specialmente le prime due: Gesù nell’orto e il bacio di Giuda. Usiamo i nostri sensi: con le mani ne seguiamo le forme, mentre avvertiamo lo scorrere del torrente Muiè vicino a noi.
Un tuffo nella tradizione artigiana locale. Scopriamo cosa sono gli scarpets friulani!
Gli scarpets nascevano un tempo dalle mani sapienti delle donne, che le confezionavano in casa per tutta la famiglia. Venivano utilizzati avanzi di stoffa, per modellarli secondo un design rimasto immutato nel corso degli anni. Le suole erano dapprima fatte con fodere di vecchi materassi, poi con copertoni consumati di bici o auto e infine riutilizzando parti di nastro trasportatore…nel pieno rispetto del credo friulano: “No si bute mai vie nîe!” (Non si butta mai via niente).
Ci fermiamo per il pranzo/degustazione.
Nel pomeriggio saliamo nel nostro bus per andare a visitare il piccolo, ma caratteristico borgo di Frisanco, dove la bellezza della natura si fonde con quella architettonica. Anche qui caratteristiche case in pietra a vista e legno, con ampi ballatoi, si aprono sulle stradine lastricate, davvero una chicca del Friuli!
Visitiamo il museo “Da li mans di Carlin”, un piccolo gioiello che riproduce in miniatura le attività tradizionali svolte in Val Colvera con annesse le strutture come la carbonaia, il mulino, lo stavolo, il battiferro, la latteria, la stalla, l’uccellanda e tante altre, realizzate con cura dall’artista in oltre 40 anni di attività; sarà un’esperienza bellissima riscoprire queste opere guidati dal nipote dell’artista.
Rientriamo poi in hotel per la cena e il pernottamento.
4° giorno: domenica 2 gennaio 2022 – Claut-Padova
Dopo la prima colazione in hotel prepariamo i nostri bagagli e li carichiamo in pullman. Dedichiamo la mattinata a un’attività sensoriale imparando a conoscere gli oli essenziali dell’azienda agricola Saliet. Il progetto nasce da una radicale scelta di vita, dettata dalla passione per la montagna e dal fascino per il mondo delle piante officinali. L’uso delle erbe è da sempre in equilibrio tra magia e scienza, accompagna l’uomo fin dall’antichità, trova il suo massimo splendore nei secoli bui del medioevo e ci affascina da sempre, fino ai giorni nostri.
Rientriamo all’hotel Dolomiti per l’ultimo pranzo friulano.
Nel pomeriggio partiamo per il viaggio di rientro con arrivo a Padova intorno alle 17.00. Salutiamo la nostra accompagnatrice e rientriamo tutti a casa!

L’ordine delle visite potrebbe essere modificato per garantire l’ottimale svolgimento del programma.

Quota di partecipazione Euro 520,00 (minimo 25 partecipanti)
Supplemento Stanza singola Euro 60,00 (sono a disposizione 3 stanze singole)
Costo ingressi per non vedenti gratuito (è richiesto il certificato di disabilità)

Supplemento facoltativo per accompagnatore in loco Euro 400,00 + rimborso pasti, trasporto e ingressi per un totale di Euro 150,00 – totale Euro 550,00 da dividere tra 2 persone (Si prevede un accompagnatore per massimo due persone, a disposizione per l’intera giornata fino al rientro in hotel, cena esclusa).

La quota comprende:
– trasporto in bus;
– sistemazione in hotel 3 stelle in camere doppie con servizi privati (Hotel Dolomiti a Claut);
– n° 2 pranzi, n° 2 cene e n° 1 cenone in hotel bevande incluse;
– n° 2 light lunch/degustazioni a pranzo;
– visita guidata al Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie;
– n° 1 attività in natura presso il Parco dei Cervi;
– entrata al Museo “Da li mans di Carlin”;
– esperienza sensoriale presso l’azienda Saliet;
– bevande ai pasti nella misura di mezzo litro di acqua e ¼ di vino;
– Accompagnatrice di gruppo FV FLUMEN VIAGGI a disposizione per tutta la durata del viaggio, con incontro e rilascio del gruppo a Padova;
– assicurazione medico-bagaglio.

La quota non comprende:
– l’assicurazione annullamento, le mance, gli accompagnatori in loco, gli extra personali in genere e tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce “La quota comprende”.

È essenziale che gli interessati, specie se ciechi assoluti o con altre difficoltà, partecipino con il proprio accompagnatore. In caso sia necessario può essere fornito l’accompagnatore con le modalità soprariportate.
Le adesioni dovranno essere comunicate a questo Consiglio via e-mail a uicvene@uici.it entro il 19 novembre 2021 e saranno accolte seguendo l’ordine cronologico di ricezione fino ad esaurimento dei posti disponibili, solo se corredate dalla scheda di iscrizione e dalla ricevuta del versamento di Euro 520,00 a persona, più eventuale supplemento singola.
All’atto dell’adesione si prega di segnalare la presenza di eventuale cane guida.
Le quote di partecipazione al viaggio dovranno essere versate con bonifico bancario sul conto corrente bancario intestato a Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Consiglio Regionale Veneto: BANCA INTESA SANPAOLO SPA IBAN: IT22 D030 6909 6061 0000 0155 943.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la coordinatrice UICI dell’iniziativa al cell. 3405558848 o la segreteria regionale al n. 049/8710698.

scheda adesione e privacy

Allegati

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