La Vi(s)ta dopo la morte

La Vi(s)ta dopo la morte

La vi(s)ta oltre la morte

 

Mettiamo fine alla parola “fine”.

La scelta di fare testamento è spesso vissuta in modo negativo.

Prova però a cambiare la prospettiva da cui guardare le cose.

Il testamento in realtà non rappresenta la fine di una vita, ma il modo di onorarla e darle continuità.

È uno strumento per rendere eterni i propri desideri.

Per assicurarti che venga rispettato il tuo volere per tutti i tuoi cari ed allo stesso tempo aiutare una Associazione.

Fai un lascito all’UICI.

Avrai la certezza che ci sarà sempre qualcuno ad impegnarsi per dare una vita più dignitosa a tutte le persone che nascono con problemi visivi o che perdono la vista in età adulta.

È il contributo in sé, non la sua grandezza, a cambiare le cose.

 

Grazie al tuo sostegno potremo:

  • Mantenere aperta la nostra sezione, per garantire una presenza costante e capillare sul territorio;
  • Avere personale qualificato, assunto con contratti a tempo indeterminato (attualmente 2 unità), per garantire servizi di qualità, pur senza negare l’importante apporto di collaboratori volontari;
  • Svolgere attività di prevenzione e cura delle malattie oculari, in collaborazione con la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità e con i reparti di oculistica degli ospedali presenti nella nostra provincia;
  • Offrire un supporto psicologico alle persone affette da problemi visivi ed alle loro famiglie;
  • Svolgere pratiche pensionistiche, compilazione di modelli RED, assistenza fiscale;
  • Organizzare attività riabilitative per il tramite dell’I.Ri.Fo.R., quali corsi di mobilità ed autonomia personale, corsi di cucina, corsi di informatica, ecc.;
  • Offrire consulenza ad enti pubblici e privati per l’eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali, anche tramite la realizzazione di percorsi tattili a terra e mappe a rilievo;
  • Svolgere attività di supporto all’integrazione scolastica, quali realizzazione di libri tattili, stampa in Braille ed a caratteri ingranditi dei testi scolastici, corsi di Braille e di informatica per alunni ed insegnanti;
  • Collaborare con i centri provinciali per l’impiego e le associazioni dei datori di lavoro per il mgiliore inserimento lavorativo dei ciechi e degli ipovedenti, promuovendo la frequenza di appositi corsi di formazione e sperimentando nuove professioni, il cui svolgimento è reso possibile dal progresso tecnologico;
  • Offrire servizi alla persona, quali accompagnamento, spesa a domicilio, fornitura di medicinali; ecc.;
  • Organizzare attività ricreative e culturali, quali gite sociali, iniziative per migliorare l’accessibilità dei musei e delle opere d’arte, la lettura di libri e giornali;
  • Promuovere la pratica sportiva, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Vicenza;
  • Fornire consulenza per l’acquisto di ausili tiflotecnici ed informatici.

 

 

Con un lascito all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS puoi garantire una vita migliore per i ciechi e gli ipovedenti…
PER SEMPRE!

 

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS è nata a Genova il 26 ottobre 1920, quando la maggior parte dei ciechi viveva ai margini della società, senza provvidenze economiche, senza lavoro, con scarsa istruzione. Un gruppo di pionieri pensò che il riscatto morale e materiale dei ciechi poteva venire solo dai ciechi stessi.

In più di novant’anni di storia l’Unione si è diffusa in tutta Italia e, tramite azioni di pressione e di lotta, è riuscita ad ottenere un miglioramento sostanziale delle condizioni di vita dei disabili visivi italiani. Segnaliamo in particolare:

 

  • 1923 – riforma dell’istruzione obbligatoria per i ciechi in appositi istituti;
  • 1928 – creazione della Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita”;
  • 1934 – creazione dell’Ente Nazionale per il Lavoro dei Ciechi;
  • 1942 – il nuovo Codice Civile riconosce piena personalità giuridica ai ciechi che abbiano ricevuto una adeguata istruzione;
  • 1954 – prima forma di sostegno economico ai ciechi indigenti, a seguito di una clamorosa protesta che vide 500 ciechi marciare da Firenze a Roma;
  • 1957 – prima legge per il collocamento obbligatorio dei centralinisti telefonici non vedenti; creazione del Centro Nazionale del Libro Parlato;
  • 1961 – prima legge per il collocamento obbligatorio dei massaggiatori non vedenti;
  • 1962 – prima legge che riconosce una riserva di posti agli insegnanti non vedenti nella scuola comune;
  • 1970 – riconoscimento dell’indennità di accompagnamento al solo titolo della minorazione, a prescindere dal reddito;
  • 1975 – viene riconosciuta per legge la piena validità della firma del cieco; viene riconosciuto il diritto del cieco di accedere ai locali pubblici con il proprio cane guida;
  • 1977 – viene sancito il principio dell’integrazione scolastica degli alunni ciechi nella scuola comune;
  • 1982 – creazione del Centro Nazionale Tiflotecnico per la produzione e la vendita di ausili tecnologici per ciechi ed ipovedenti;
  • 1991 – riconoscimento della doppia indennità di accompagnamento per i ciechi affetti da minorazioni aggiuntive; estensione a tutti i lavoratori ciechi dell’abbuono di quattro mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, già previsto per i centralinisti telefonici;
  • 1993 – costituzione dell’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione) e dell’U.N.I.Vo.C. (Unione nazionale italiana volontari pro ciechi);
  • 1996 – legge che rende obbligatoria l’etichettatura in Braille dei farmaci
  • 2000 – riconoscimento di nuove professioni equipollenti a quella di centralinista telefonico;
  • 2001 – nuova classificazione delle minorazioni visive, riconoscimento ufficiale della figura dell’ipovedente.
  • 2004 – legge sull’accessibilità dei siti web e degli strumenti tecnologici ed informatici;
  • 2005 – riconoscimento del diritto di voto assistito;
  • 2006 – legge sulla non discriminazione dei disabili;
  • 2010 – riconoscimento della sordociecità come minorazione autonoma rispetto alla semplice ciecità o sordità.

 

Purtroppo diritti che sembravano ormai acquisiti, quali il lavoro, l’indennità di accompagnamento, le agevolazioni fiscali connesse all’acquisto di ausili e del cane guida, vengono messi in discussione con il pretesto della crisi economica mondiale. Per questo motivo l’Unione deve continuare ad esistere, ad essere presente in modo capillare sul territorio nazionale e a svolgere il proprio ruolo di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani. Inoltre, dato il costante disimpegno dello Stato e degli altri Enti Pubblici, l’UICI deve diventare sempre di più fornitore di quei servizi dei quali i ciechi e gli ipovedenti hanno bisogno: consulenza legale e previdenziale, sostegno psicologico, supporto all’integrazione scolastica, formazione professionale ed inserimento nel mercato del lavoro, attività culturali, ricreative e sportive.

Per continuare a svolgere tutto questo, per continuare ad esistere e garantire una vita migliore per i ciechi e gli ipovedenti italiani abbiamo bisogno del tuo aiuto!

 

 

PIÙ DI UN PEZZO DI CARTA

Fare testamento è molto importante.

Perché con il testamento potrai dare un futuro a tutto quello che hai costruito e amato nella tua vita ed essere così sicuro che il tuo volere venga rispettato.

Con il tuo testamento potrai decidere a chi lasciare che cosa e assicurarti che tutti i tuoi cari siano protetti.

Pensa anche ai ciechi ed agli ipovedenti italiani, pensa a coloro che non hanno mai visto la luce del solo e a coloro che in età adulta o avanzata perdono la vista.

Potrai stabilirne liberamente l’entità.

In questo modo non farai mancare nulla a nessuno.

Contattaci per avere maggiori informazioni a riguardo.

La tua donazione sarà interamente devoluta ai nostri progetti, in quanto i lasciti sono esenti da tasse.

E se un giorno dovessi avere dei ripensamenti, non preoccuparti: puoi cambiare le tue disposizioni quando desideri.

 

Sei libero anche di scegliere il tipo di testamento che vuoi fare.

Il testamento olografo è quello scritto interamente a mano e in modo esclusivo da te.

Il testamento pubblico è redatto da un notaio.

 

È possibile lasciare in eredità all’UICI:

  • somme di denaro
  • beni immobili (appartamenti, terreni, proprietà)
  • beni mobili (oggetti di valore, opere d’arte, ecc.)
  • polizze sulla vita (puoi indicarlo nel testamento oppure comunicarlo direttamente alla compagnia assicurativa)
  • titoli e fondi di investimento

 

Come scrivere un testamento olografo

È molto semplice e non richiede procedure complicate: puoi farlo in totale autonomia e riservatezza.

Nel testamento olografo devi indicare: nome, cognome, data, firma, dati del beneficiario e oggetto del lascito. Ricorda che il testamento deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di pugno da te. È opportuno scriverne due copie e consegnarne una a una persona di fiducia, ancor meglio a un notaio.

 

Cosa scrivere nel testamento olografo:

Io sottoscritto/a ……………………………. nato/a a ……………………… il ………….. residente in ………………….. via …………………………. n ……………, nel pieno possesso delle mie facoltà e in assoluta libertà, stabilisco a titolo di legato che l’immobile sito in ………../la somma di euro………… ecc. venga attribuito all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con sede in Viale Mazzini n. 9/A – Vicenza.

 

Con il presente testamento revoco ed annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria.

Dichiaro infine di aver scritto di mio pugno, datato e firmato personalmente il presente documento.

 

…………………… (Luogo e data) ………………………………… (Firma)

 

 

È buona regola fare riferimento alla quota di eredità riservata ai legittimari, come indicato nell’esempio qui sotto. La legge tutela, infatti, questa parte destinata agli eredi legittimi (i parenti più prossimi).

 

Io sottoscritto/a ……………………………. nato/a a ……………………… il ………….. residente in ………………….. via …………………………. n ……………, nel pieno possesso delle mie facoltà e in assoluta libertà, dispongo che alla mia morte, fatti salvi i diritti che la legge riserva ai miei eredi legittimari e al momento di apertura della successione, tutti i miei beni vadano all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

con sede in Viale Mazzini n. 9/A – Vicenza.

Con il presente testamento revoco ed annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria.

Dichiaro infine di aver scritto di mio pugno, datato e firmato personalmente il presente documento.

 

…………………… (Luogo e data) ………………………………… (Firma)

 

Ricorda che puoi contare sulla nostra massima riservatezza: non tradiremmo mai la tua fiducia e, se lo vorrai, ti garantiremo l’anonimato.

È il minimo che possiamo fare per ringraziarti.

Nel caso vorrai comunicarci la tua scelta, se non sei già socio ti renderemo partecipe dei nostri risultati. Periodicamente.

Sarai uno di noi a tutti gli effetti.

Ci teniamo a restare in contatto.

Conoscere il tuo gesto per noi è una preziosa certezza, quella di risorse straordinarie e vitali per difendere i diritti dei ciechi e degli ipovedenti.

 

Per qualsiasi dubbio, informazione o per un semplice consiglio, siamo a tua completa disposizione.

 

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