Oggetto: Relazione progetto “G.E.S.T.I. per crescere 2024” IRIFOR di Treviso.
L’LRI.FO.R. di Treviso in collaborazione con il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Padova ha aderito con successo al bando IRIFOR 2024 “G.E.S.T.I. (Gioco e Sperimento Tutto Insieme) per crescere” con le giornate e ^.ve “Tutti sulla stessa barca”.
Il progetto in questione è stato svolto nelle giornate del 15, del 16 e del 18 luglio 2024 e ha visto la partecipazione di 7 minori con disabilità visiva di età compresa tra gli 8 e i 16 anni.
Le attività miravano a proporre esperienze all’aria aperta insieme a coetanei anche vedenti, per favorire la socializzazione potenziando al contempo competenze relative all’orientamento e all’autonomia personale.
Le attività del l5 e del 18 luglio sono state dedicate a due differenti gruppi di bambini di 8-12 anni, mentre quelle del 16 luglio sono state proposte a un gruppo di ragazzi di 13-16 anni. Il programma delle giornate era uguale per le due fasce d’età, eccezion fatta per l’attività sul fiume Sile.
Queste tre giornate all’aria aperta hanno visto la partecipazione di Angela Favali, accompagnatrice fissa che ha aiutato i bambini e i ragazzi a vivere appieno questo percorso che partiva dalla città di Treviso per arrivare ad un ambiente naturale ed acquatico. Un passaggio accuratamente pensato anche per far riflettere i partecipanti sulla diversità dei vari ambienti percepibile attraverso tutti i sensi.
Questo percorso è stato dunque vissuto partendo dalla città di Treviso, ma vivendola da una prospettiva nuova e generalmente inesplorata, quella degli ambienti ipogei. Due membri dell’associazione Treviso Sotterranea. Sara Paris (il 15 luglio) e da Nicola Gnocato (il 16 e il 18 luglio), hanno guidato i partecipanti attraverso l’affascinante storia delle mura e dei tunnel di Treviso, ponendo l’accento sulle sensazioni che tali ambienti istituivano e sulle motivazioni storiche che hanno portato quei posti a essere come li percepiamo
Da qui i nostri giovani esploratori hanno vissuto la città in superficie, passeggiando per le sue vie accompagnati da Giulia Darsiè, istruttrice di orientamento, mobilità e autonomia personale, la quale li ha cercato di stimolare le loro competenze di orientamento acustico e spaziale.
Il gruppo si è poi spostato sulla ciclabile che costeggia il fiume Sile per immergersi sensorialmente alla scoperta della fauna e della flora del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile guidati da Silvia Zanderin, ornitologa e guida delle attività sportive di Venice Trail.
L’esperienza successiva invece è stata diversificata a seconda dell’età: mentre i bambini di 8-12 anni hanno navigato il fiume Sile pagaiando tutti insieme su un gommone. i ragazzi di 13-16 anni hanno condotto dei kayak doppi che richiedevano più costanza e collaborazione.
Infine la giornata si è conclusa nello stesso modo per tutti e tre i gruppi: una gustosa cena all’arrivo a base di pizza da condividere in amicizia.
Mi preme sottolineare come la presenza dei coetanei vedenti, che hanno sostituito egregiamente i classici accompagnatori che generalmente partecipano a questo genere di iniziati ve. sia stata di grande stimolo per i bambini e ragazzi con disabilità visiva. Si è infatti instaurato facilmente un rapporto di collaborazione e cura reciproca, che in alcuni casi è sfociato in un principio di amicizia. Il gruppo dei ragazzi più grandi. ad esempio, al termine della giornata si era scambiato i numeri di telefono in modo da tenersi in contatto e vedersi nuovamente.
In generale, poi, tutti i partecipanti si sono di vestiti molto e hanno vissuto esperienze non comuni, muovendosi al di fuori della propria zona di comfort e lavorando sulla loro necessità di indipendenza e di costruzione dell’identità del sé.
In conclusione, sulla base delle osservazioni effettuate e dei feedback raccolti dai partecipanti e dai genitori, “Tutti sulla stessa barca” ha raggiunto gli obiettivi che si era preposto. permettendo a bambini e ragazzi di conoscere nuovi ambienti, anche mai sperimentati prima, migliorando la percezione di sé e del proprio corpo in relazione allo spazio e al movimento e divertendosi in compagnia di coetanei in un’ottica di arricchimento reciproco. Si auspica che molte altre di queste esperienze possano essere proposte anche in futuro. in quanto occasione di crescita importante per tutti.
LA RESPONSABILE
Dott.ssa Federica Pio
L’Assistente Tiflologa
Dott.ssa Benedetta Temporin